All’interno del variegato panorama della chitarra moderna, caratterizzato nell’ immaginario collettivo dal rock e dalla chitarra elettrica col suo suono spesso graffiante e carico di effetti e di distorsioni, un posto non meno importante spetta al Fingerpicking. In realtà non si tratta di mondi separati, se pensiamo che molti chitarristi di storici gruppi rock ( un esempio per tutti Jimmy Page dei Led Zeppelin) hanno sempre inserito all’interno dei loro dischi brani costruiti su arpeggi di chitarra acustica (come non pensare a “Stairway to heaven” o “Baby I’m gonna leave you” ? ) .
In effetti il termine Fingerpicking indica semplicemente il pizzicare le corde con le dita, piuttosto che col plettro, e si riferisce di fatto ad una varietà di tecniche di arpeggio di matrice moderna, legate in particolare ad alcuni stili musicali.
Tanta parte della musica moderna e del rock si è ispirata al Blues, che vede uno dei suoi filoni più importanti nascere proprio da cantanti neri americani che si accompagnavano con la chitarra acustica; Stefan Grossman chitarrista americano che ha fatto un grande lavoro di ricerca e pubblicazione di musica e spartiti per chitarra fingerpicking, a partire dagli anni settanta, ha registrato, intervistato e fatto conoscere a un vasto pubblico chitarristi come il reverendo Gary Davis e tanti altri maestri del fingerpicking blues e ragtime.
Anche Mark Knopfler, chitarrista dei Dire Straits è un grande esperto delle tecniche di fingerpicking; da ascoltare il suo disco “Neck and neck” insieme a Mister Guitar, Chet Atkins, altro gigante dell’arpeggio sulla chitarra moderna, sul versante stilistico della musica Country.
Altro ambito in cui la chitarra acustica e i suoi arpeggi hanno raggiunto livelli di raffinatissima qualità è quello del folk revival inglese che a partire dagli anni settanta ha riscoperto e reinterpretato la splendida tradizione musicale dell’Irlanda, della Scozia, quella che alcuni definiscono musica celtica.
Chitarristi come Davey Graham, Bert Jansch, John Renbourn, Richard Thompson hanno scritto e suonato storiche pagine di musica , dando vita a progetti musicali come i Pentangle, in cui la tradizione veniva magistralmente reinterpretata con elementi jazzistici e blues, o i Fairport Convention, grande esempio di folk rock. E come non ritornare a Jimmy Page, che certamente ha avuto scambi con questo ambiente e ne è stato influenzato ( Sandy Denny, cantante dei Fairport, canta nel brano “The battle of evermore” in un disco dei Led Zeppelin).
Ma cosa è propriamente il Fingerpicking, detto anche Fingerstyle? Differisce sostanzialmente dall’arpeggio della chitarra classica?
In effetti le risposte possibili sono varie, sostanzialmente è una questione di contesti musicali; negli stili moderni in questione ( Blues, Country, Folk, Rock ) spesso l’elemento ritmico ha una caratterizzazione più marcata, per cui in genere nel Fingerpicking troviamo una scansione dei bassi ritmicamente più regolare, più marcata ed ostinata. Si parla infatti di tecnica del basso ostinato, o del basso alternato, in cui appunto il registro dei bassi, di competenza del pollice della mano destra per il chitarrista, fa un lavoro ritmico regolare che dà sostegno e accompagna la melodia, eseguita in alcuni casi dalla voce del cantante, in altri dalla stessa chitarra sul registro e sulle corde più acute.
Bob Dylan, Woodie Guthrie, e i tanti cantautori europei ed italiani che a loro si sono ispirati hanno accompagnato le loro canzoni di protesta, di speranza, con dei semplici, o a volte elaborati, arpeggi sulla chitarra. Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè, Edoardo Bennato, Pino Daniele per citarne solo alcuni che tutti noi abbiamo ascoltato, e tra questi Stefano Rosso, che ha avuto una fase della sua carriera in cui la Chitarra Fingerpicking è diventata centrale nella sua ispirazione musicale. Venne infatti invitato ad esibirsi sul palco di una delle più importanti manifestazioni dedicate alla chitarra acustica in Italia, il Meeting internazionale di Sarzana.
E’ l’arpeggio che consente alla chitarra di esprimere tutte le sue potenzialità di strumento polifonico, quindi di dare vita ad un intreccio di suoni, di linee musicali che si muovono insieme, dando forma e voce ad una melodia accompagnata da un basso, da un’armonia e da un ritmo. Negli ultimi decenni un grande sviluppo di tecniche ed idee musicali ha avuto luogo nel campo della chitarra acustica, grazie ad autori di varie parti del mondo.
Tra i tanti si sono affermati raggiungendo un livello di notorietà non comune per quello che rimane comunque un genere musicale “di nicchia”, artisti come Tommy Emmanuel, australiano, che gira il mondo incantando le platee coi suoi show chitarristici e percussivi; o come Don Ross, canadese, che ha sperimentato molto nel campo delle accordature alternative della chitarra ed ha creato una scuola di ottimo livello; o come lo scomparso Michael Hedges, americano, incredibile e geniale talento creativo.
Tra i tanti chitarristi italiani , maestri dell’arpeggio sulla chitarra acustica ricordiamo Franco Morone, Riccardo Zappa, Walter Lupi; sul versante della didattica Giovanni Unterberger e Davide Mastrangelo, che ha creato una scuola dedicata a questo stile il Centro Studi Fingerstyle.
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